Artrosi
L’artrosi, di cui spesso sentiamo parlare, è una patologia di carattere cronico che si caratterizza per alterazioni della cartilagine delle articolazioni. Le tipologie di artrosi più comuni sono: coxoartrosi (artrosi dell’anca), gonartrosi (artrosi del ginocchio) e spondiloartrosi (artrosi delle articolazioni vertebrali. Solitamente questa malattia si presenta a partire dai 40 anni, ma in alcuni casi può comparire molto prima. È una malattia che si sviluppa in modo lento e graduale e colpisce maggiormente le donne con problemi di diabete, obesità, iperlipidemia, iperuricemia e varici. È necessario fare un distinzione fra artrosi primaria e secondaria, la prima legata ad alterazioni primitive e la seconda legata ad eventi esterni o patologie diverse.
Le cause delle artrosi
Le cause dell’artrosi primaria sono generalmente sconosciute e si pensa che le sue origini siano genetiche, mentre quella secondaria è causata da fattori di tipo locale, generale e traumatico (malformazioni che colpiscono lo scheletro come scoliosi, valgismo o varismo, anomalie congenite di tipo articolare (displasie congenite articolari), patologie di tipo osteoarticolare (osteonecrosi asettica, spondiloartrite ecc.), patologie metaboliche ed endocrine (acromegalia, diabete, iperparatiroidismo, obesità ecc.), eventi di tipo traumatico (fratture, emartrosi, idrartrosi ecc.) e fattori occupazionali come le professioni che costringono a un utilizzo eccessivo di una più articolazioni). L’artrosi inizia il suo processo nel momento in cui le cartilagini articolari (tessuto costituito da una matrice extracellulare nella quale si trovano delle cellule dette condrociti) non resistono più alle sollecitazioni alle quali sono sottoposte. L’avanzare del processo porta le ossa ad irrigidirsi e perdere di elasticità ( ciò può condurre a microfratture e conseguenti calli ossei). Con la perdita dell’elasticità le sollecitazioni che vengono fatte sulle articolazioni sono ammortizzate dalla sola cartilagine e l’eccessivo sforzo che quest’ultima deve sopportare porta a ulcerazioni e assottigliamento. Il quadro peggiora man mano e oltre alle alterazioni ai danni delle ossa e delle cartilagini arrivano anche quelle sinoviali e capsulari. In questo quadro possono verificarsi infiammazioni e deformazioni dei capi articolari.
I sintomi
I principali sintomi dell’artrosi sono tre: dolore, limitazione funzionale e rigidità delle articolazioni. Inizialmente è presente solo un leggero dolore presente subito dopo il risveglio e prima di addormentarsi. Questo tipo di dolore non proviene dall’articolazione ma dalla membrana sinoviale infiammata, dai legamenti stirati e dalla capsula. Con il tempo i sintomi si acutizzano e provocano una sofferenza ininterrotta e una netta riduzione delle capacità motorie. La limitazione motoria inizialmente è dovuta alla volontà del soggetto che vuole evitare il dolore, in seguito sono le alterazioni di cui parlavamo sopra che limitano i movimenti. La rigidità articolare si presenta solitamente al risveglio o dopo un prolungato periodo di riposo e dopo 30/40 minuti si attenua.
Diagnosi e trattamento dell’artrosi
Il trattamento dell’artrosi varia a seconda dell’articolazione interessata e allo stadio raggiunto dalla patologia. I casi più lievi possono essere trattati con la fisiochinesiterapia e con dei farmaci antinfiammatori e analgesici. Nei casi più gravi può essere necessario dover ricorrere all’intervento chirurgico e sostituire l’articolazione danneggiata con una protesi.
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